Corna Consulting
Consulenze e formazione per la tutela ambientale e sicurezza nei luoghi di lavoro
19 luglio 2011
CIRCOLARE LAVORI USURANTI
Il Ministero del lavoro ha diramato la Circolare n. 15/2011: "Comunicazioni di un processo produttivo in serie caratterizzato dalla linea-catena e dell'esecuzione di lavoro notturno svolto in modo continuativo o compreso in regolari turni periodici"
Con il Decreto Legislativo 67/2011, recentemente approvato in Parlamento, è stata istituita la possibilità per lavoratori impiegati in lavori usuranti di beneficiare di accesso al pensionamento anticipato.
La scadenza per effettuare la comunicazione, date le difficoltà applicative della disposizione, non è da ritenersi sanzionabile il datore di lavoro che effettui comunicazione, trasmettendo l'apposito modello "LAV-US", entro il 31 luglio.
Sono interessati dalla norma esclusivamente i datori di lavoro di imprese in cui:
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Si applicano le voci di tariffa per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro di cui all'elenco n. 1 contenuto nell'allegato 1 al Decreto Legislativo 67/2011;
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si applicano i criteri per l'organizzazione del lavoro previsti dall'articolo 2100 del Codice Civile;
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si utilizzino processi produttivi in serie contraddistinti "da un ritmo determinato da misurazione di tempi di produzione con mansioni organizzate in sequenze di postazioni, che svolgano attività caratterizzate dalla ripetizione costante dello stesso ciclo lavorativo su parti staccate di un prodotto finale, che si spostano a flusso continuo o a scatti con cadenze brevi determinate dall'organizzazione del lavoro o dalla tecnologia, con esclusione degli addetti a lavorazioni collaterali a linee di produzione, alla manutenzione, al rifornimento materiali, ad attività di regolazione o controllo computerizzato delle linee di produzione e al controllo di qualità".
Ai sensi dell’art. 5. Comma 3 del D.Lgs. 67/2011 la mancata comunicazione di quanto sopra stabilito sia per il lavoro in processi produttivi “a catena” che per il lavoro notturno, è sanzionabile con ammenda amministrativa che può andare dai 500 ai 1500 euro.